Un quintetto degno del Trio.

di Paola Salvestroni

Lo spettacolo di Fabio Cicaloni e dei suoi Teatranti,  ieri sera al teatro degli Industri di Grosseto, ha spazzato via qualunque possibile titubanza riguardo i rischi della riproposizione di uno spettacolo, “In principio era il trio” di Marchesini, Lopez, Solenghi, esilarante per la portata comica e per la bravura dei protagonisti.

I cinque attori hanno infatti saputo tenere testa al tanto famoso copione con interpretazioni che, seppure e volutamente hanno ricalcato in maniera pressoché fedele le espressioni mimiche e vocali dei tre noti comici, hanno saputo caratterizzarsi in maniera del tutto originale, al punto che lo spettatore, dopo una prima probabile fase in cui avrà tentato di rintracciare nelle vocalità e nei volti degli interpreti quelle degli attori del trio, si è poi completamente dimenticato di queste, godendo dell’abilità espressiva  tutta propria degli attori sulla scena.

 

Prova davvero riuscita, dunque, quella dei “Teatranti”, che hanno saputo rinfrescare gag e macchiette, togliendo loro la patina del possibile stereotipo e che mai hanno perso il ritmo di una rappresentazione che anche all’incalzare di battute inaspettate e all’intrecciarsi continuo di citazioni colte e luoghi comuni deve la felicità della sua formula.

“Fare questo spettacolo era per me realizzare un sogno” ha dichiarato il regista nonché direttore della compagnia, Fabio Cicaloni, e  il sogno si è realizzato.

Lo spettatore attento sarà stato senza dubbio capace di cogliere l’autentica passione che ha consentito di raggiungere un obiettivo da tanto tempo rincorso e che ha reso la messa in scena “sentita”, a tratti drammatica, nonostante la sua veste comica.

Complimenti dunque a Fabio e ai suoi Teatranti, a questa nuova Compagnia che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per regalarci ancora momenti di grande divertimento.

 

Quando l'amatoriale è professionale.

di Manuela Branca

 

Piacevolissima la serata del 3 marzo al Teatro degli Industri coon la pièce "In principio era il trio" della compagnia I Teatranti di Fabio Cicaloni.

Lavoro molto complesso che contamina generi della commedia classica con incursioni nel teatro dell'arte, nel surrealismo, nel grottesco, miscelando sapientemente linguaggi diversi (parola, musica, mimica ecc...), senza trascurare la più gloriosa tradizione comica della nostra televisione.

Spettacolo molto curato nella regia, nella messa in scena, negli arredi, nella scelta delle musiche, con prove attoriali sorprendenti che si presta a più livelli di lettura, ma che poi, come nella più significativa tradizione comica, sa scatenare una "democratica" risata liberatoria del pubblico intero.

Quando si dice "coltivare un hobby con gli strumenti ddi una evisdente prfessionalità".

 

In principio era il trio e poi vennero i Teatranti.

di Oreste e Angela Egidi

Sabato 23 febbraio 2013 alla Sala Tirreno di  Borgo Carige , Fabio Cicaloni e i suoi Teatranti  ha portato in scena  “In principio era il Trio” ,  una “pochade” francese di grande brio tradotta e adattata negli anni 80 dal Trio Marchesini, Solenghi, Lopez.

Fabio e la sua Compagnia sono riusciti a far volare il pubblico, dai nostri travagliati giorni, ai mitici anni '80 con tutta la leggerezza e il divertimento di quel periodo.

Juliette ed i suoi boys ci hanno portato nel mondo dell’incredibile, 2 ore di risate esplosive, di sorprese, di travestimenti, di battute e mimiche spumeggianti.

La trama è solo una scusa per tenere insieme le centinaia di “gag” che si consumano sul palcoscenico ad opera di una coppia che, stanca del tran tran coniugale, cercando di riaccendere la passione, si complica incredibilmente la vita passando di situazione in situazione, in un vortice di trovate, sempre di più astruse. 

Grande è la bravura di Cicaloni  nel ruolo che fu di Anna Marchesini ed è così perfetto nella recitazione  e  nella mimica che è difficile, per chi ha conosciuto la Marchesini non rivedere in lui la grande attrice comica che ha riempito teatri e televisione negli anni ottanta. 

Anche i boys Andrea Ferrari, Nicola Draoli, Bernardino Tartaglia, Fabrizio Cattarulla, sono all’altezza della situazione per bravura, ironia e divertimento, costruendo insieme una commedia  anche più divertente dell’originale. 

Tantissimi  sono i momenti di grandi risate per ricordarli tutti ma ce n’é uno davvero indimenticabile: quando Fabio con un tutù di pizzo spumeggiante si lancia in volteggi sulle punte e... con una serie di “colpi proibiti” stende i suoi quattro partners . 

Fabio Cicaloni ed i suoi quattro teatranti: due ore di spettacolo vero. 

Vedere per credere, anzi per ridere.

 

In principio era il trio o del grottesco e dell'esilarante.

di Maria Cristina Angeli

Ho assistito in anteprima, nel corso di una prova aperta, allo spettacolo messo in scena il 3 marzo dai Teatranti di Fabio Cicaloni ed allestito per la V Rassegna di Teatro Comico: ”Non ci resta che ridere!”

Sapevo dal titolo “In principio era il Trio” che avrei visto una interpretazione del celebre spettacolo del trio Solenghi, Lopez, Marchesini e sapevo che il cast  era composto da soli maschi.

 

Avevo un timore ed una speranza.

La speranza di ridere con la stessa soddisfazione con cui avevo riso alle scene del trio nella loro  fortunata stagione televisiva.

Personalmente amo molto lo spirito grottesco e non ho mai dimenticato la capacità dei tre di animare  argomenti scottanti del reale (l'espressione del cordoglio durante un funerale, la sessualità)...creando scariche elettriche fortissime  nel far scontrare ciò che si dice per convenzione e ciò che si dice perché se ne sente la verità (Scena del funerale:---Era tanto buono-Era tanto bravo!....Era tanto becco!).

Ricordavo la cameriera secca dei signori Montagné , pateticamente costretta a trincerarsi in una parte recitativa inamovibile per non lasciarsi andare a indiscrezioni sulla famiglia di cui è al servizio. In quel pezzo la Marchesini era una mattatrice, capace di infilare battute complicatissime e giocare contempora-neamente con lo stesso ruolo dell'attore.

 

Con tutta la fiducia che ho nella capacità attoriale di Fabio e del suo gruppo mi chiedevo se si potesse eguagliare la bravura di un trio così noto.

 

Ho detto prima che avevo anche un timore e cioè che il grottesco che tanto mi piace, venisse fuori dalla interpretazione solo maschile di personaggi anche fem-minili. Inutile dire che il Teatro ha fatto sempre di tali prove: sappiamo bene che in certe epoche le donne non potevano calcare le scene e dunque solo i maschi potevano essere attori. Tuttavia temevo che l'interpretazione femminile di un maschio potesse con facilità  dar luogo ad una caricatura pesante che avrei sentita estranea allo spirito del Trio.

Ciò non è affatto avvenuto. Le figure femminili, interpretate da maschi sono state perfettamente calibrate e lo splendido spirito grottesco del Trio è tornato a vivere in un insieme fluido di scene perfettamente fuse.

Lo spettatore non ha avuto tregua: ha sempre riso, se non sussultato convulsamente in certi momenti particolarmente esilaranti.

 

Grazie dunque alla Compagnia dei teatranti di Fabio Cicaloni che ci ha fatto inforcare di nuovo gli occhiali penetranti della comicità intelligente.

Di quella scontata siamo stufi!